Caipirinha
60 ml Cachaça
1 lime tagliato a spicchi piccoli
4 cucchiaini di zucchero di canna

Il suo nome deriva dal diminutivo della parola brasiliana caipira, usata per designare gli abitanti delle zone rurali e remote dello stato. Tutto ha inizio nel 1532, quando il Portogallo cominciava la colonizzazione del Brasile, diffondendo anche la coltivazione della canna da zucchero.

I lavoratori della terra venivano ricompensati con un pasto giornaliero e con gli scarti della produzione dello zucchero, la melassa; questa era utilizzata per ricavare la garapa, un succo a cui venivano aggiunti miele, aglio e lime.

Questa bevanda era impiegata sia come ricostituente, per recuperare le energie dopo una faticosa giornata di lavoro, che come potente medicinale per guarire da uno stato influenzale. Il distillato casalingo, che venne raffinato ulteriormente fino alla produzione della Cachaca, si diffuse a tal punto da cadere “vittima” del Proibizionismo portoghese.

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